venerdì 27 marzo 2009

TATTOO

Il termine tatuaggio deriva dal polinesiano tatau; si tratta di una tecnica di decorazione - anzi, di pittura vera e propria - del corpo. Sin dalle sue origini, la tecnica del tatuaggio prevedeva che la decorazione dovesse durare per sempre; tuttavia recentemente sono state inventate nuove tecniche capaci di dar vita a tatuaggi temporanei, che scompaiono mano a mano che la pelle viene lavata. Sto parlando dei tatuaggi all'hennè.
Chi decide di farsi tatuare decide di compiere un atto di espressione definitivo, intimamente personale e spesso irrazionale e impulsivo. Infatti chi decide di farsi un tatuaggio quasi sempre sceglie dei segni o simboli che hanno un significato per lui e che in qualche modo rafforzino l'immagine che egli ha di sé. Il tatuaggio e quindi un gesto serio e profondo, ma allo stesso tempo anche un gioco come lo sono tutte le altre forme di decorazione del corpo. Per questo il tatuaggio ha sempre avuto una lettura sociale positiva nelle civiltà primitive, mentre nelle società dove è stato vietato o imposto come una punizione, è visto come una violenza e come una cosa negativa.

1 commento:

  1. Devo dire che questa definizione la condivido abbastanza, anche il mio è stato un gesto impulsivo anche se ben ponderato nel disegno scelto perchè rappresenta me e le mie passioni, passioni che porterò con per tutta la vita .

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